Questo lavoro sta prendendo troppo piede nella mia vita, devo assolutamente riprendermi il MIO spazio.
Un abbraccio a tutti, sperando di scrivere un pochino più aspesso anche qui!
elis@
Mantenetevi folli, ma comportatevi da persone normali...
Eh, sì. Alle volte succede ed oggi è una di quelle volte.
Un pensiero fisso, un problema da risolvere. Ci arrovelliamo il cervello per mesi, indirizziamo la nostra vita in direzione di quel problema che inevitabilmente va risolto, perché è l'unico adesso ad impedirci di realizzare i nostri obiettivi. Kamikaze contro un muro insormontabile.
Poi si inizia a parlare intorno ad un tavolo, sabato pomeriggio dopo pranzo, che di solito il pranzo e il pomeriggio di sabato diventano un tutt'uno visto che aspettiamo sempre mia mamma che esce dal lavoro. Unico giorno insieme alla domenica in cui riusciamo a pranzare insieme.
Bene, si parla... e la soluzione c'è. Sotto i nostri occhi, c'è sempre stata e non ci avevamo mai pensato. Così oggi guardo fuori dalla finestra, mi sento il cuore più leggero di circa 20 chili e vedo il sole.
Bellissimo.
In laboratorio già da un'ora, stento a far partire il cervello. Non è colpa del lunedì mattina... anzi, dopo un finesettimana dovrei essere più rilassata, riposata.
E invece la mia mania di dover per forza fare... mi distrugge. Sono soddisfatta, per carita, ma devo per forza impormi di STARE BUONA BUONINA, altrimenti mi auto-distruggo in meno di un paio di mesi.
Dovrei darmi delle regole, ma alla fine se me le do da sola, succede sempre che ad ogni trasgressione, io GIUDICE DI ME STESSA, non riesco mai ad essere imparziale. Mi servirebbe un grillo parlante, che mi riprende quando esco dalla "retta via"...
Esatto. Ho la soluzione!
A.A.A. GRILLO PARLANTE CERCASI!
Alle volte penso troppo.
Lo so, penso troppo e non posso pretendere che tutto vada come io mi immagino o vorrei. Lo so... ma alle volte sono anche stufa di accontentarmi di prendere le cose come vanno. VOGLIO di più. Se solo qualcuno leggesse tra queste righe e potesse capire... ma so che saranno frasi scritte al vento, parole buttate nella rete. Pensieri persi.
Sto scrivendo il progetto al quale ho iniziato a lavorare da settembre, sono davvero contenta. Stanchissima, ma contenta.
Domani in compenso lavorerò tutto il giorno. Tanto perché ferma, non ci so proprio stare.
Oggi mi sono tagliata i capelli... sembro più piccola, mi diverte sta cosa.
Ieri sono uscita con il mio migliore amico, è strano come lui conosca me e io conosca lui; alle volte mi fa strano. Prevede le mie mosse, conosce i miei gusti, mi fa le sorprese che io ho sempre sognato. Che sia un agente della C.I.A.??
Buonanotte! elis@
Tra la febbre e qualche Cof Cof di troppo.... la notizia del giorno (anzi di ieri) è che l'articolo sulla nostra tesi (mia e di chiaretta) è stato accettato!
Olè!
C'era una volta un tempo in cui il 5 gennaio si stava tutti a casa ad aspettare la Befana. Credo, invece questo sia il mio primo anno in cui il 5 di gennaio sono all'opera... come un qualsiasi giorno lavorativo, quasi fosse il 5 di un altro mese.
Sono qui, perché il Capo non capiva perché me ne stessi a casa oggi visto che sono a Roma.
Se non fosse chiaro dai post precedenti, io a Roma ci abito nonché... ci sono nata.
Quindi se uno sta in Sardegna e se ne rimane a casa, va bene.
Se uno sta in vacanza con un viaggio prenotato e non viene, va bene.
Se uno sta a casa perché in istituto non c'è nessuno, ma sta a Roma, allora deve venire a lavorare.
E quindi eccomi qui, con altri 2 sfigati in Istituto, con lui dillà davanti al computer. Il bello è che il setup lo stanno usando loro ed io sono qui a fare una cosa di vitale importanza, che avrei potuto benissimo fare mercoledì, ma che ho fatto oggi, perché a casa che ci stavo a fare???
Non ho nessun problema ad essere qui oggi, anzi. In pochi si lavora meglio e più tranquilli. Ma io lavoro in un'università. Le università, oggi, sono deserte. Lo so, perché basta uscire da questo istituto per vedere il deserto che c'è fuori da qui, basta affacciarsi alla finestra e vedere che ci sono in tutto 15 macchine parcheggiate e il mio motorino. Il che vuol dire che oltre noi 4 ci sono: il portiere, il cuoco, i baristi (3) e qualche altro amministrativo che non poteva non venire.
Quello che mi fa incaxxare veramente come una bestia è che il viscido, le cose che vi ho detto non le ha dette a me... me le ha fatte recapitare.
Non ha nemmeno il coraggio di dire quello che pensa, perché si fa schifo da solo.
Nel frattempo, oggi, ho scritto i risultati del mio articolo, in English ovviamente! Perchè sono proprio brava, lo so, senza che lui lo debba per forza ammettere.
Alla facciaccia sua, che non sa nemmeno ordinare la rubrica di un telefono.
elis@