domenica 31 marzo 2019

Sole, cuore e amore

Una mamma sa sempre cosa portare!
Una mamma esce con la valigia anche quando deve uscire a fare la spesa, così oggi siamo usciti per fare una passeggiata e nella mia borsa potevate trovare tutta la serie di kit di sopravvivenza possibili e immaginabili:
  • Kit pappa: composto da bavaglini, due cucchisù, due bottigliette d’acqua, due mini merende (che possono essere due pacchetti di cracker, due pacchetti di pavesini, biscotti...)
  • Kit cambio: telo impermeabile, sacchetto impermeabile (per mettere eventuali panni bagnati), sacchetti per la cacca dei cani (per riporre un possibilissimo pannolino atomico), 2 pannolini, 1 paio di mutandine, 1 body, salviettine, crema, 2 paia di pantaloni.
  • Kit gioco: il kit gioco vale tutto una foto. Ho preso un piccolo Beauty e ci ho messo dentro cose strabelle che non tengo mai a loro disposizione ma uso solo “in giro”. In alto potete vedere la pesca di Tiger (i 3€ meglio spesi!), sotto due tovagliette da colorare (i colori lavabili sono nella tasca sopra), un “C’era una volta” di Eleonora Musoni (cercate i suoi Peepoli e capirete), un sacchettino pieno di macchinine microscopiche, un memory e due macchinine “normal size”. Una favola!
Kit gioco di mamma elisa
  • Varie ed eventuali: 1 ciuccio, 1 spray per il sole protezione 50, occhiali per il sole.
Ecco tutto questo sta in una borsa! Normale eh.
Mi sento proprio Mary Poppins quando vado in giro con lei. La amo! 
Oggi siamo stati al sole a pranzo e i miei nani sono tornati abbronzati e non scottati! Daje!!

mercoledì 27 marzo 2019

Non sono il mio tipo

Non sono il mio tipo.

Anzi meglio, io sono il mio tipo, non sono il tipo degli altri. Non sono quello che si direbbe una donna da manuale, mi sento di più un fumetto.

Mi piacerebbe molto nascondermi dietro un tratto acquerello, non dover apparire, ma solo essere.

Faccio fatica ad essere, perché molti giudicano solo il mio apparire.

Per questo indosso un anello con scritto #sticazzi e una collana fatta con dei #lego .

Detto questo, so perfettamente come mi manca per essere il mio fumetto perfetto: devo ancora imparare a non dare peso a chi mi giudica per quello che non sono... e questa è senza dubbio la parte più difficile.

me

domenica 24 marzo 2019

...e salgo in macchina

Linea 028 - Fermata Maglianella 71

Se solo riuscissi ad arrivare al lavoro senza impiegare 3 ore lo farei. 
Ho viaggiato con i mezzi per tutto il periodo della scuola, fino alla tesi, si parla di 10/11 anni se faccio il conto. Partivo da casa alle 6.30 e tornavo la sera, leggevo, studiavo, sognavo... ma non avevo tempi od orari. 
Non importava se passavo un’ora a Battistini ad aspettare il 146 o a piedi cercavo di raggiungere via Boccea per prendere il 905... Ora, oltre i tempi lunghi, ci sono parti di Roma completamente scollegate.
Per poter raggiungere il Torrino da casa mia, dovrei prendere la macchina per raggiungere il treno, perché quel treno, con i mezzi, è irraggiungibile da Casalotti.
Fare 10 km per prendere il treno (20 tra andata e ritorno) e poi arrivare tardi al lavoro, mi fa prendere la macchina. Per forza.
Quanto odio sta cosa. 
Quando sento dire: “A Roma tutti comodi, basterebbe prendere i mezzi” mi sale la bile.
I mezzi ci sono, se abiti a piazza Bologna e devi raggiungere Termini.
Se sei vicino ad una fermata della metro e sempre vicino alla metto devi andare.
Ieri 1 ora e 10 per fare 6 km, che se ero partita subito a piedi ero arrivata prima.
Roma mia, quanto saresti bella e vivibile... poi mi sveglio... e salgo in macchina. 🚗