lunedì 27 maggio 2019

La Paura

Il tema di questo #lunedìpulp è di @elielegibo : 

Quanto della tua vita è influenzato dalla paura? E quanta paura è creata solo dalla tua mente?
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Ho pensato un bel pò a questo tema. E' tutta la settimana che mi chiedo cosa mi fa veramente paura.
La mia paura più grande è la mia più grande fragilità...
Non ho paura di uno scontro verbale, non ho paura di difendere le mie idee, non ho paura di dire come la penso, non ho paura di dimostrare quello che valgo.

Ho paura di apparire. 
Ho paura di essere guardata. 
Ho paura di leggere negli occhi della gente il disprezzo per il mio aspetto.
Ho paura della bilancia. 
Ci salgo e con sconforto continuo a mangiare.
Sto iniziando a volermi bene, sto iniziando a pensare a come migliorare, ma gli sguardi maligni, le vocine, mi fanno male, mi fanno paura.

Che poi, se mi guardo, io mi piaccio. 
Mi piaccio e nonostante tutto vince la paura (sta stronza).
So chi posso essere, so chi ero e chi potrei essere, ma spesso la mia testa mi inganna.
Mi fa pensare che ormai sono così.
#ormaiuncazzo mi sto dicendo ultimamente, vorrei scrivermelo sulla pelle.

E allora mi alleno, cerco di mangiare meglio... ma la paura è vigliacca.
Si nasconde nei momenti tristi e ti mostra le tue debolezze, i tuoi rotoli, le tue braccia cicciotte.

E dunque, brutta stronza, adesso le braccia te le mostro io. 
E vediamo chi vince.
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Elisa, Ciccia e Ricci post allenamento. Maggio 2019




Tempo

Il tema di questo #lunedìpulp è di @sailor_taycu: 
Tempo tiranno, tempo regalo di ogni giorno, tempo di qualità e tempo perso. la scelta difficile di ogni giorno è come usarlo e da quando siamo madri ancora di più sembra centellinato. Altre volte invece si ferma, come per incanto. O no?
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Questa volta scrivere per me è difficile.
Io sono in continua lotta con il tempo, per me sempre troppo poco per seguire le mie passioni, troppo sacrificato e troppo di corsa.
Era poco prima, quando i bambini non c'erano. Scoutismo, Coro Gospel, Università, Feste di compleanno per bambini. 
E' rimasto poco quando passavo 10/12 ore in laboratorio e non riuscivo nemmeno a respirare. 
Ora è poco, perché vorrei passare coi miei bambini del tempo buono, ma poi lo ritaglio dalle lavatrici o dalla cena da preparare.
Ho imparato una cosa però.
Qual poco che rimane per noi dal sonno e dal lavoro lo voglio vivere senza correre.
Quel tempo non tornerà indietro e voglio respirarlo piano.
Cerco di incastrarmi le giornate al millimetro per poter giocare a giochi nuovi nel pomeriggio, per evitare di fare faccende di casa con loro.
Faccio le cose per me o per la casa quando dormono.
Non so se lo sto facendo bene, ma l'impegno, per lasciare ai miei figli un bel ricordo della loro infanzia con la mamma, ce lo sto mettendo tutto.
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Una volta dissi a Simone: 
"Sbrigati, dobbiamo andare a scuola! Il tempo è tiranno!"
Lui con sguardo perplesso: "Un T-RESSSS?!?"
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Simone, Papà e il T-RESSSS, Oasi del WWF di Macchiagrande, Aprile 2019

domenica 19 maggio 2019

Elementare Watson: l'agenda.

Tutti abbiamo mille e uno cosa da fare e da ricordare, ma una mamma deve mettere insieme le esigenze della famiglia, dei figli, del lavoro e soprattutto le proprie.
Quella sensazione di aver sempre qualcosa che ci sfugge, qualcosa che dobbiamo per forza tenere a mente e ci torna continuamente il pensiero "mi sarò ricordata tutto??", capita anche a voi?
Quando le cose sono troppe da tenere a mente succede (è umano cazzarola) di dimenticare qualcosa o di non riuscire a fare qualcos'altro.
Quello che faccio io è cercare di alleggerire la mente scrivendo le cosa da fare su un'agenda (io, confesso, non ho mai smesso di avere un diario/agenda nella borsa dai tempi del liceo).

Questo strumento mi consente di togliere quel peso inutile di pensieri ricorrenti.
Il mio consiglio è: mettete in file le idee e scrivete.
Scrivere le cose ha un sacco di benefici: 
1.Mentre scrivete le cose le fissate nella mente e una cosa scritta è difficile da dimenticare; 
2.Avere un unico posto dove annotare tutto vi evita post-it e bigliettini ovunque; 
3.Scrivere e mettere in fila le cose da fare ci rende consapevoli della mole di lavoro che ci aspetta e ci insegna a pianificare e ottimizzare il tempo; 
4. Il tempo che dedichiamo alla scrittura ci consente di pianificare, ma anche analizzare le giornate: scrivere i nostri pensieri, le nostre riflessioni ci aiuta a digerire giornate pesanti e ad affrontarne nuove.
Molti usano più agende, una per il lavoro, una per i figli, una per la casa... ma credetemi è uno sbattimento infinito.
Usatene una e passateci 3 minuti la sera prima di andare a dormire.
Io scrivo le mie giornate, cosa è andato bene, cosa è andato da schifo e guardo il giorno successivo: se ho scadenze, sono già pronta ad affrontarle.
Scrivere aiuta a metabolizzare situazioni spiacevoli, a farvi i complimenti per giornate piene e positive, non solo... scrivere di un problema, il fatto stesso di dover mettere per i scritto i vostri pensieri, aiuta tantissimo a sistemare le emozioni dentro, provato.
Per scriverne le emozioni vanno sistemate e razionalizzate e a me aiuta un sacco, mi scarica.
La mia agenda è piena di colori e adesivi (Aliexpress docet! con 2€ avrò acquistato circa 500 adesivi!).
Provate a rendere la vostra carina e simpatica, soprattutto per essere invogliate a guardarla e a prendervene cura.
Basta un quaderno eh!
Domani è lunedì ed inizia una nuova settimana, che dite, ci proviamo a mettere tutto in fila?

La mia agenda e i miei adesivi!
Da @elisa_riccardi è tutto, a domenica prossima! Stay Tuned! 

venerdì 10 maggio 2019

Mamme a Incastro

Quante di voi erano e sono ancora campionesse di Tetris? 
Incastravamo blocchetti colorati su uno schermo, mentre oggi incastriamo lavoro, famiglia, figli, spesa e cura della casa e siamo decisamente più brave che con i blocchetti colorati.
Alzi la mano chi non lo fa.
E chi di voi impazzisce dietro questo gioco infernale? 
Quante mani alzate?
Troppe. 
Avete mai pensato che tutto quel tempo che ci disperiamo per organizzarci è tempo perso?
Le cose si fanno prima, e con meno fatica, se le pensiamo una alla volta, come con il tetris. 
Nel tetris se non si pensa un pezzo alla volta, il livello non si passa mai. 
Se speriamo di ritrovarci il pezzo perfetto, aspetteremo invano! 
Una dopo l’altra le cose ci sembreranno semplici e meno pesanti.
Tutte insieme, inevitabilmente sembreranno montagne insormontabili. 
Semplifichiamoci la vita, non ce l’ha detto mica il medico che “più complicato è più bello”.
Da quando affronto così la settimana, ho addirittura più tempo per me... provare per credere.

Se in questo modo tutto non è perfetto come ci dicono che debba essere, se tutto non torna al millimetro... fate così:
Alla fine della giornata, quando tutti dormono, sedetevi e pensate a tutto quello che avete fatto... non a quello che manca ancora da fare, quello che avete, che abbiamo fatto.

Siate orgogliose di voi stesse mamme!

Siate orgogliose della vostra forza, 
siate orgogliose dei vostri figli e di quello che ogni giorno fate per loro.
Accettatevi e amatevi. 
Guardatevi ogni tanto con gli occhi dei vostri figli, per loro siete perfette così. Incredibile vero?

Auguri Mamme!

(Alzate il volume che, se casca tutto, la soluzione è una bella risata!!!)
[prossima settimana mettiamo le cose in fila, vi va?]



lunedì 6 maggio 2019

Rilassati, non sei Wonderwoman!

Avrei potuto fotografarvi solo la piattaia,
come nelle migliori foto di Instagram,
ma intorno c'era questo.
Il tema di questo #lunedìpulp delle @mammepulp è di @smulfy.
"Rallenta, fermati, vivi. Perché Wonderwoman non esiste"

Ora, dire a me che Wonderwoman non esiste mi sembra un tantino azzardato (IO AMO WONDERWOMAN!), ma... pensandoci bene, alle volte per questo motivo vorrei scappare di casa.
Apro la porta e sembra siano passati i ladri.
Montagne di panni da piegare, giochi ovunque, letti da rifare, lavastoviglie da caricare o svuotare (scegliete voi), figlio grande per una mano, figlio piccolo in braccio, zainetti, spesa, passeggino.
Una mamma non può essere stanca, non ne ha il diritto.
Ci sono giorni in cui il "devo" schiaccia ogni mio desiderio, fatico, arranco, mi manca il respiro.
Ci sono giorni in cui guardo tutto questo e mi siedo sull'unico centimetro di divano rimasto libero, prendo il cellulare, un libro e stacco il cervello. I bambini giocano in camera loro e io vado in stand-by.
Questi giorni sono sempre di più ultimamente, ho capito (un pochino tardi, ma ho capito), che ho un estremo bisogno di ascoltarmi, di seguire i miei desideri, di riprendere me stessa e non essere quella che da impiegata entra in casa e si trasforma in colf o baby-sitter e via fino alle 22.00 quando perde i sensi e cade nel letto. Sì, perché io non vado a dormire, io svengo.

E se viene qualcuno? #sticazzi, sono una e non posso sempre arrivare ovunque. Se viene qualcuno muovesse le mani e mi aiutasse piuttosto.
E la cena? Minestrina per i nani e piadine per noi, oppure pizza!
Ultimamente ho imparato a dire no. No, non ce la faccio. No, voglio rimanere a casa. No, ho bisogno di tempo per me. No, non esco.
E' un traguardo ammettere di essere stanca, io che volevo casa in ordine, cena pronta, bambini impeccabili... e mamma elisa sfinita.
Ho ripreso a leggere, progettare, scrivere. Sono meno stanca e più felice e se venite a casa mia, fate attenzione ai giochi per terra, si scivola sapete??
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Casa mia, Maggio 2019