lunedì 24 ottobre 2016

Non insegnate ai bambini - Gaber

Un bambino risponde «grazie» perché ha sentito che è il tuo modo di replicare a una gentilezza, non perché gli insegni a dirlo.

Un bambino si muove sicuro nello spazio quando è consapevole che tu non lo trattieni, ma che sei lì nel caso lui abbia bisogno di te.

Un bambino quando si fa male piange molto di più se percepisce la tua paura.

Un bambino è un essere pensante, pieno di dignità, di orgoglio, di desiderio di autonomia, non sostituirti a lui, ricorda che la sua implicita richiesta è «aiutami a fare da solo».

Quando un bambino cade correndo e tu gli avevi appena detto di muoversi piano su quel terreno scivoloso, ha comunque bisogno di essere abbracciato e rassicurato; punirlo è un gesto crudele, purtroppo sono molte le madri che infieriscono in quei momenti. Avrai modo più tardi di spiegargli l’importanza del darti ascolto, soprattutto in situazioni che possono diventare pericolose. Lui capirà.

Un bambino non apre un libro perché riceve un’imposizione (quello è il modo più efficace per fargli detestare la letteratura), ma perché è spinto dalla curiosità di capire cosa ci sia di tanto meraviglioso nell’oggetto che voi tenete sempre in mano con quell’aria soddisfatta.

Un bambino crede nelle fate se ci credi anche tu.

Un bambino ha fiducia nell’amore quando cresce in un esempio di amore, anche se la coppia con cui vive non è quella dei suoi genitori. L’ipocrisia dello stare insieme per i figli alleva esseri umani terrorizzati dai sentimenti.

«Non sono nervosa, sei tu che mi rendi così» è una frase da non dire mai.

Un bambino sempre attivo è nella maggior parte dei casi un bambino pieno di energia che deve trovare uno sfogo, non è un paziente da curare con dei farmaci; provate a portarlo il più possibile nella natura.

Un bambino troppo pulito non è un bambino felice. La terra, il fango, la sabbia, le pozzanghere, gli animali, la neve, sono tutti elementi con cui lui vuole e deve entrare in contatto.

Un bambino che si veste da solo abbinando il rosso, l’azzurro e il giallo, non è malvestito ma è un bambino che sceglie secondo i propri gusti.

Un bambino pone sempre tante domande, ricorda che le tue parole sono importanti; meglio un «questo non lo so» se davvero non sai rispondere; quando ti arrampichi sugli specchi lui lo capisce e ti trova anche un po’ ridicola.

Inutile indossare un sorriso sul volto per celare la malinconia, il bambino percepisce il dolore, lo legge, attraverso la sua lente sensibile, nella luce velata dei tuoi occhi. Quando gli arrivano segnali contrastanti, resta confuso, spaventato, spiegagli perché sei triste, lui è dalla tua parte.

Un bambino merita sempre la verità, anche quando è difficile, vale la pena trovare il modo giusto per raccontare con delicatezza quello che accade utilizzando un linguaggio che lui possa comprendere.

Quando la vita è complicata, il bambino lo percepisce, e ha un gran bisogno di sentirsi dire che non è colpa sua.

Il bambino adora la confidenza, ma vuole una madre non un’amica.

Un bambino è il più potente miracolo che possiamo ricevere in dono, onoriamolo con cura.

(Giorgio Gaber “Non insegnate ai bambini”)


venerdì 21 ottobre 2016

M.I.F. Obiettivo movimento Fallito

Ebbene sì.
Nonostante quello che si dice, non manca la motivazione, ma proprio non mi piace mettermi davanti al PC per effettuare gli allenamenti. Devi avere, spazio, un PC e niente figlio che gira per casa (per me non vale, se sono a casa c'è lui - e menomale).
Quindi, archiviato il percorso con i video online, ora ho:
- scheda cartacea di esercizi
- pesi home made
- app per gli addominali (che posso fare anche ai piedi del letto dopo cena, quando lui dorme)

Sono a 5 giorni di allenamento e mi vedo già più tonica. Il tutto dura 30 minuti, ma se mio figlio sta allagando il bagno, posso correre senza stoppare nulla e posso allenarmi muovendomi nelle stanze.
Mi piace.


Ecco i miei pesi: due bottigliette da 1/2 litro piene di sabbia e acqua aggiunta fino ad arrivare a farle pesare 1 kg ciascuna.
L'idea è fresca di ieri, le ho provate, vanno alla grande!

sabato 15 ottobre 2016

...solo 19!

Mancano 19 fagioli all'obiettivo!
E misurandomi ho fatto il calcolo di quanti cm in totale ho buttato via.
TRENTADUE CM IN MENO.
Messi sul cm uno dietro l'altro fanno quansi impressione.

Tra poco farò il cambio di stagione, chissà se riuscirò a riesumare il qualche vecchio pantalone!?!

sabato 1 ottobre 2016

Calming Jar - barattolo della calma

Non ...che poi se vai a vedere è una bottiglia!
Ultimamente mio figlio, in preda a battaglie per affermare il suo potere, la sua volontà, i suoi spazi, cade in vere e proprie crisi di pianto.
Riesce a creare il panico in un secondo, una di quelle trasformazioni tipo Gremlins, da orsetto coccoloso a Bestia di Satana.
L'altro giorno, leggendo uno dei miei 4 libri iniziati che ho sul comodino, ho letto del Montessoriano barattolo della calma.
La riproduzione di una di quelle palline con la neve dentro insomma.
Così... Alla prima "botta da matto" ho preso una di quelle palline (quella che mia mamma ha portato da Sanpietroburgo) e TAC! La magia della neve ha interrotto il pianto e magicamente si è calmato.
Ora, vuoi che se mi spacca per terra quella palla mi rompe pure il pavimento, vuoi che mi piace e non voglio la perda, ho deciso di farne una infrangibile.
Barattoli trasparenti di plastica non ne ho trovati, quindi ho optato per una bottiglietta da 100ml (quelle per l'aereo).


Occorrente:
- Bottiglietta
- Colla trasparente (va bene anche il sapone intimo, purché sia trasparente)
- Brillantini (sia glitter semplici che applicazioni per le unghie che avevo da milioni di secoli)
- Acqua Calda


Unire il tutto, ricordando che la colla (o il sapone) servono per dare la viscosità giusta all'acqua e a rallentare i brillantini!


La foto post-shaker non rende benissimo, ma a Simone è piaciuta davvero tanto!
Passati 3/4 minuti il tutto si deposita sul fondo.
Bella no??