giovedì 12 marzo 2009

L'america a casa nostra...

OVVERO, COME DIVENTARE IMBECILLI PER 3 GIORNI.

Giovedì scorso è arrivato l'americano, non contenti di tutti i casini che hanno fatto nel loro paese, noi l'americano l'abbiamo invitato qui.

Vuoi perché è un luminare nella sua materia, vuoi perché quello che fa ci serve come il pane per le nostre ricerche, insomma, la scorsa settimana i nostri laboratori si sono trasformati in un reparto di igiene mentale, in cui tutti abbiamo fatto la figura dei lobotomizzati... vi spiego perché.

Arriva il tipo e due di noi, sotto GENTILE RICHIESTA del capo lo vanno a prendere all'aeroporto. Non ho ancora capito, visto che è amico suo, perché non c'è andato lui. Io non c sarei andata nemmeno morta, piuttosto avrei finto di avere una malattia tropicale contagiosa, tanto le bolle della scorsa settimana mi avrebbero aiutata!

Il giorno dopo il tipo era qui e noi come tanti soldatini nei nostri laboratori, abbiamo dovuto subire la visita guidata con il capo PPP come Cicerone, che ovviamente non ci ha fatto proferir parola. La figura dei perfetti interdetti mentali. Bellissimo, ce li chiamiamo pure dall'america per fare ste figure.

A pranzo in sei sono stati invitati sotto GENTILE RICHIESTA del capo a fare numero alla tavola rotonda, giusto numero, visto che tanto ha parlato solo lui. Così mi dicono io non c'ero.

La sera a cena i due del primo gruppo sono andati a casa del capo PPP a cena, visto che c'era l'americano. E il giorno dopo uno dei due l'avrebbe accompagnato a fare un giro per Roma, sempre sotto GENTILE RICHIESTA.

Alla fine la chicca è stata la pizza organizzata sabato sera, alla quale il capo avrebbe voluto andassimo tutti per fare una cosa di equipe. Bellissimo.A parte il fatto che io ti schifo per il pranzo di tutti i giorni che devo per forza fare qui e cerco di evitare tutti i tuoi orari per non intossicarmi pure il pranzo, figurati se mi rovino l'unico giorno libero della settimana che ho.

"BEATO A TE!"

Io non c'ero. Non ci sono andata. Mi sarebbe piaciuto conversare con il tipo, raccontargli quello che faccio qui... ma ovviamente con "quel tipo" non eravamo esseri viventi forniti di capacità di linguaggio, al massimo ci avrò scambiato sì e no tre sorrisi, cosa che avrà pensato che fossi, che ne so, muta o demente. Che roba.

Il capo PPP con il suo perfetto inglese da terza liceo, noi muti e quello che avrà pensato che le ricerche sull'Alzheimer le staranno facendo su di noi.

Forse ho un futuro come attrice per fotoromanzi...

non ci avevo pensato...

FANTASTICI fotoromanzi americani. Ho fatto anche il provino!!

1 commento:

Mr.Henri ha detto...

Fantastico!
Certo a mettersi nei panni dell'Americano come dici tu giustamente avrà pensato ci aver a che fare con tanti soldatini telecomandati dal capo laboratorio.

A me è capitata una cosa simile molti anni fa con l'arrivo in ufficio del delegato di una grossa multinazionale che dopo la visita tagliò le teste dei nostri capo ufficio "giudicati dei coglioni" ,nella relazione che consegnò qualche giorno dopo.
I miei capi di allora fecero pure un cenone con tutto l'ufficio (25 persone) al castello di Bracciano, per leccargli il culo...ma non ci riuscirono, ancora rido, io ci andai alla cena non potevo perdermi una scena del genere.

saluti,mr.henri