venerdì 27 marzo 2009

VOLANTE INVIDIOSO...

Lo so, il motorino lo odiano tutti.
Anche se uno si comporta da perfetto motociclista, non si infila ovunque, non attenta alla vita e alle borse delle vecchiette, non passa sui marciapiedi, non parcheggia dappertutto, alla fine basta averlo sotto il sedere per essere considerato un pericolo...
 
Ma andiamo con ordine, tutte le mattine inforco il mio motorello, guanti casco e mi infilo nel traffico. Nella doppia fila ordinata, cerco sempre di comportarmi da "brava motociclista", non faccio sorpassi azzardati, mi fermo alle strisce pedonali... sì, lo so, questo è quello che andrebbe fatto sempre, ma non tutti lo fanno, ve lo assicuro.
 
Insomma, porto con me sempre un pochino di buonsenso e alla fine rischio anche un po' meno la vita.
 
La cosa bella però è che il motorino secondo me è così odiato perché alla fine un po' invidiato... e te ne accorgi dallo strano modo di comportarsi di uomini e donne al volante.
 
- mi metto in seconda fila così non passo io, ma non passi nemmeno tu: esatto, la carreggiata è a due corsie, benissimo. Alcune macchine vanno all'insù, altre all'ingiù e in più non ci si sta, al massimo ci sono i motorini che passano nel mezzo... e invece ecco puntualmente il GENIO del male, che si mette nella propria corsia in una doppia fila tutta sua, fa da tappo e non passa lui e nemmeno le decine di motorini che stanno dietro. La faccia soddisfatta di questi individui è emblematica, hanno raggiunto il loro obiettivo.
 
- vediamo se così riesci a non schiantarti: e diciamo che questa è la forma più manifesta di invidia. Puntualmente c'è il mostro di intelligenza che si ricorda che deve svoltare a sinistra e TAC, gira senza: 1) inserire l'apposito indicatore di direzione (la frecciaaaa), 2) senza ricordare che lo specchietto non serve solo a guardare il culo delle donne che gli passano dietro la macchina o a guardare quanto sono fichi, 3) senza pensare minimamente che dopo quel gesto una pioggia di maledizioni potrebbe incenerirgli la tanto amata vettura.
 
- non ti vedo, non ti sento, non esisti: quasi avessero i vetri insonorizzati tipo stanza di incisione, tu gli suoni per chiedergli se gentilmente, invece di stare in mezzo alla strada, possono occupare quel metro abbondante di asfalto che hanno sulla destra e loro quasi a farlo apposta si mettono sempre più al centro della strada, rischiano di giocarsi gli specchietti con chi viene dall'altra parte, ma non si muovo. Poi quando decidi che si stanno quasi suicidando e puoi passare sulla destra, tanto loro hanno deciso di porre fine alla loro vita, in quel preciso istante, si risvegliano dal torpore e quasi ti acciaccano. Stupendo.
 
Sia chiaro, non ce l'ho con voi, ma almeno quando avete finito di rosicare perché io passo e voi no... abbiate almeno la decenza di non darlo a vedere!
 
Baci baci, elis@

1 commento:

Alessandra ha detto...

rosico Elis@! soprattutto durante le gite domenicali ... vorrei esserci sopra quelle belle moto che mi sorpassano mentre son ferma in coda per ORE!
gli altri giorni no! lavoro vicino a casa e raramente mi trovo bloccata nel traffico di città! (dove tra l'altro tendo ad usare la metro)

^______^

buon week end
Ale