sabato 12 gennaio 2008

Eccomi.
Un momento di pace forse.
Un momento in cui sto cercando di fare le cose con calma, anche se si sa... non è proprio il mio forte! Ieri, nel panico più totale ho iniziato a scrivere la parte secondo me più bella e più vissuta della mia tesi... ho iniziato a rimettere in ordine le idee. E devo dire che è venuta fuori una bella cosa. Oggi se non si esce (io spero di sì però...) inizio a riordinare i dati sperimentali, in modo da poter dare una bella botta alla mia tesi.
Manca solo questo capitolo e le conclusioni.
Ho le idee abbastanza chiare e credo che quando si ha questo tipo di approccio alle cose, , il mondo non può che assecondare le proprie scelte. Ne sono quasi convinta.
Giovedì tra le altre cose ho incontrato una persona a me molto cara. Alla quale dopo anni, sono sempre rimasta in contatto, ma che non avevo più avuto modo di vedere. La leggendaria prof. Campana è riuscita in una chiacchierata di 20 minuti a farmi apprezzare tutto quello che ho costruito fino adesso,è riuscita nei suoi mille acciacchi a farmi vedere il lato buono, è riuscita a raccontarmi di tutta la sua famiglia (parenti berlinesi compresi).
La adoro.
Sono felice di averla vista, averle parlato, averle raccontato i traguardi raggiunti. Mi ha fatto ricordare una cosa importante... IL MIO ZAINO.
Lo zaino della storia passata, che non va mai dimenticata, ma portata dietro, sempre. Che ci aiuta a guardare le cose come traguardi raggiunti, frutti di un lavoro di anni. Ci aiuta a non dimenticare, ci aiuta ad essere ORGOGLIOSI DI NOI STESSI.
Grazie nonna Giò,
elis@

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