Eccomi.
Un momento di pace forse.
Un momento in cui sto cercando di fare le cose con calma, anche se si sa... non è proprio il mio forte! Ieri, nel panico più totale ho iniziato a scrivere la parte secondo me più bella e più vissuta della mia tesi... ho iniziato a rimettere in ordine le idee. E devo dire che è venuta fuori una bella cosa. Oggi se non si esce (io spero di sì però...) inizio a riordinare i dati sperimentali, in modo da poter dare una bella botta alla mia tesi.
Manca solo questo capitolo e le conclusioni.
Ho le idee abbastanza chiare e credo che quando si ha questo tipo di approccio alle cose, bé, il mondo non può che assecondare le proprie scelte. Ne sono quasi convinta.
Giovedì tra le altre cose ho incontrato una persona a me molto cara. Alla quale dopo anni, sono sempre rimasta in contatto, ma che non avevo più avuto modo di vedere. La leggendaria prof. Campana è riuscita in una chiacchierata di 20 minuti a farmi apprezzare tutto quello che ho costruito fino adesso,è riuscita nei suoi mille acciacchi a farmi vedere il lato buono, è riuscita a raccontarmi di tutta la sua famiglia (parenti berlinesi compresi).
La adoro.
Sono felice di averla vista, averle parlato, averle raccontato i traguardi raggiunti. Mi ha fatto ricordare una cosa importante... IL MIO ZAINO.
Lo zaino della storia passata, che non va mai dimenticata, ma portata dietro, sempre. Che ci aiuta a guardare le cose come traguardi raggiunti, frutti di un lavoro di anni. Ci aiuta a non dimenticare, ci aiuta ad essere ORGOGLIOSI DI NOI STESSI.
Grazie nonna Giò,
elis@
Nessun commento:
Posta un commento