lunedì 22 aprile 2019

Ostacoli e Cambiamenti

Ed ecco il #lunedìpulp, con il suo tema...
devo dire che questa volta è stato veramente difficile scegliere di cosa parlare, la domanda di questo lunedì è:
Qual è l'ostacolo più difficile da sormontare? E quanto ti ha cambiata?

Nella vita di tutti esistono ostacoli, nella mia ce n'è uno che ha messo in crisi il mio profondo essere.
Anche al lavoro, in diversi colloqui mi hanno sempre attaccato addosso la "sindrome della prima della classe", quella che fa sempre le cose come vanno fatte, che se c'è una regola si rispetta, se c'è un compito si fa, se c'è una procedura si segue.
Quella che non ha fatto mai sega a scuola, capite??

Quella che al lavoro si fanno le cose come devono essere fatte. Punto.

Quella che in famiglia ha per anni violentato i suoi sentimenti e fatto quello che andava fatto per il rispetto (quale rispetto??), perché le persone più grandi si salutano, perché non si risponde a chi è più grande di te, perché perché perché...
Ecco, questa favola è durata finché di mezzo non ci sono finiti i miei figli.

Ho salutato parenti perché dovevo, perché sennò la gente chissà poi che dice… perché poi LORO chissà poi che dicono (gole profonde di maldicenze e brutte parole), ho salutato parenti che per anni si sono girati dall'altra parte, perché io ero "più piccola" e DOVEVO, loro più grandi e POTEVANO non rispondere al saluto.
Auguri di Natale fatti perché si devono fare: abbiamo speso soldi per regali che poi abbiamo visto riregalati o buttati via.
Ho ingoiato tutto per anni, finché questo atteggiamento non ha toccato i miei figli. 
In realtà mi sono salvata da questa sindrome quando di mezzo a questo meccanismo becero e medievale è finito mio figlio, il primo.
L'ennesima violenza è stata quella di dover invitare persone al suo battesimo perché andavano invitate sennò poi la gente che dice.
Coraggio a quattro mani, vado.
L'invito viene rifiutato perché non erano stati resi abbastanza partecipi della mia gravidanza.

Ecco. In quel momento la mia testa è cambiata.
Il cambiamento più forte e violento che abbia mai vissuto. Ho sentito l'istinto prevalere sulla ragione, il senso di protezione verso un bambino innocente, che di quelle dinamiche insensate non poteva pagare le conseguenze.
Ho vomitato TUTTO quello che avevo dentro, anni di "soprusi" verbali, angherie per imporre il proprio ego sugli altri, ingiustizie (provate a spiegare a una bambina di 7/8 anni che i regali incartati sotto l'albero erano per altri nipoti, mentre per voi c'era una bustina chiusa, provate a spiegare questo a una bambina a cui in casa non hanno mai insegnato a barattare il proprio affetto per i soldi e poi vedete cosa ne pensa: A me hanno regalato carta agli altri i giocattoli, perché??).

Da quel giorno mi sono sentita libera. 
Hanno continuato la loro opera di malelingue, ma io mi sentivo e mi sento libera e forte. 
Hanno continuato per anni a sputare per terra quando mi incontravano, poi forse hanno finito la saliva oppure si sono finalmente resi conto che sono più forte.

Ho iniziato a dire la mia senza paura, senza temere il pensiero altrui, senza temere prepotenze assurde,

Ci sono voluti 34 anni per liberarmi, ma ora non mi ferma più nessuno.






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