martedì 16 dicembre 2008

COGITO, ERGO SUM

L'ho scritto qualche giorno fa, l'ho letto oggi nel blog di Disegno Fuliggine. Abbiamo un immenso bisogno di sentirci vivi. Eppure qui sembra facciano di tutto per toglierci quel brio che ci distingue, quella voglia di assaporare tutto quello che la vita ci offre, dalla passeggiata a Villa Borghese, al piacere di una tazza di the davanti alla TV.
Quando riesco a fuggire alle 18.00 dall'istituto dopo 10 ore di lavoro e mi sento dire:

"Scusa, ma tu adesso a casa, che fai??" ("Che facciooooo?????)

Mi verrebbe voglia di dire: "Vivo", ma poi spiego che oltre alle millanta cose che faccio qui, mi piace disegnare, leggere, cantare, faccio ripetizioni, feste per bambini e lavoro in un ristorante... e che se sto tutto il giorno qui dentro, MUOIO. Mi guardano con aria attonita, non capiscono. Loro oltre al loro lavoro, hanno il lavoro che si portano a casa, i pensieri del lavoro che non li lascia mai e per dimenticarli escono fino alle 4 del mattino e poi la mattina sono di nuovo qui... e a casa si portano i libri per studiare le cose che faranno al lavoro, preparano lezioni per il lavoro... praticamente lavorano anche a casa.

Io invece lavoro per vivere, non vivo per lavorare (frase fatta, che calza benissimo).
Quindi finito quello che devo fare qui... bé, stacco il cervello e mi vivo la mia bella vita.
Magari passo una serata a giocare con Sam, una serata a costruire il mio presepe con il Das... a stampare fotografie... a non fare niente. Che è la cosa più bella del mondo... guardiamo cartoni animati (che è la cosa più bella del mondo), leggo i miei fumetti ormai ammontinati a mo' di torre di Pisa (che è la cosa più bella del mondo)... e allora mi domando:

POSSIBILE CHE NON SAPPIATE COSA FARE QUANDO ARRIVATE A CASA???

4 commenti:

Anonimo ha detto...

ti capisco, ti capisco perfettamente cara la mai Elisatta, e sia ebne, che la pesno esattamente come te! perciò che hai voluto chwe lo leggessi. Un'altra che la pensa così è Lucia......ma purtroppo quì ti tolgono anche il sorriso, perchè nn ci ci rialssa mai, e tutto ciò che potrebbe farsi, anche di serisssimo con un sorriso sulle labbra, è sempre estremamente improgionato da questa falsa e superba serietà!!!!!!!!!! Ma cmq........lavoriamo per vivere, e sperimao davvero di poter vivere meglio e che la nostra mente sbrilluccichi di gioie fuori da quì e nel ns intimo pensare! Un abcio e grazie per le cosine tue che mi dai la possibilità di leggere! TVB Le

Kraken TdG ha detto...

Forse non immagini nemmeno quante persone vivano questa vita triste fatta solo di lavoro e concentrazione per ventiquattr'ore al giorno! Non ce la farei se non esistesse una cena da preparare, una serata tranquilla da trascorrere nella MIA casa con la MIA fidanzata, un film da vedere, un libro - o un fumetto, ci mancherebbe! da leggere - un gioco per divertirsi.
Dici bene, cara, dici benissimo.

Anonimo ha detto...

Non lo so neanche io come fanno. Io quiando arrivo a casa ho mille cosa che devo o che voglio fare, e raramente mi metto a studiare/lavorare la sera. A volte sto a leggere un buon libro, e se qualcuno mi dice "cosa hai fatto?" e rispondo "stavo leggendo" mi chiedono che materia stessi studiando.

Mr.Henri ha detto...

Ciao, chi si immola sul lavoro credo che lo faccia proprio perchè non ha altro da vivere, è tristissima come cosa ma ne conosco tanti così, poi in ambiente universitario sembra sia quasi dovuta la cosa..non so perchè visto che la gloria spesso non è completa.

saluti, mr.henri
P.S.(bel presepe complimenti:)