domenica 30 settembre 2007

Il lavoro "debilita" l'uomo

Eccola qui, la frase che amo, che mi descrive, che più mi piace. Sono stanca, con un la SSSS maiuscola, con la schiena a pezzi e con un sonno notturno poco gratificante alle spalle (quando Samuele esce io sono sempre un po' agitata e mi sveglio spesso in attesa del suo squillo di rientro, lo so, sono pazza...)... non mi va di lavorare, per andare devo solo ed esclusivamente pensare che poi sarò un pochinoinoino più ricca di prima e allora i dindi placano leggermente la mia poca voglia di andare. Certo se i dindi fossero di più (non dico una paga esagerata, ma almeno decente), allora credo che la voglia verrebbe, andrei a lavorare col sorriso, mi sentirei almeno gratificata dallo stipendio (visto che non mi sento per niente gratificata da sto lavoro), ma siccome il lavoro è quello che è, niente, zitti e mosca e ringraziamo dio a mani giunte di avercelo. Stasera vorrei tanto starmene a casa.
Poi sarà che la domenica uno pensa già che domani è lunedì e si deprime in anticipo, poi se il lavoro inizia alle 20.00, peggio me sento! Arriva praticamente il pre-lunedì. Oddio stasera sono patetica!
Mi manca Samuele e per fortuna oggi pomeriggio sono stata da Simona! 4 chiacchiere in compagnia non fanno mai male! GRAZIE SIMOOOO!
Un bacio grande a tutti,
elis@

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